La retrospettiva integrale dei film di Haile Gerima è la seconda tappa del progetto dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza Visioni del rimosso. Lo sguardo cinematografico sul colonialismo italiano. La presenza del regista Haile Gerima è l'occasione per continuare la lettura critica del passato coloniale italiano e per affrontare alcune questioni scottanti del presente come il razzismo, le guerre e le discriminazioni. La valorizzazione dei materiali d'archivio, tra cui la memoria filmica, ci conduce con Gerima a sovvertire lo sguardo sulla storia del colonialismo italiano e non solo. Figura di spicco delle cinematografie d'Africa e africane americane, riferimento per il cinema indipendente, l'etiope Gerima è stato tra i fondatori della "Scuola dei registi neri di Los Angeles", il movimento che nei ferventi anni ‘70 sperimentava nuove estetiche, rompendo con le logiche narrative e produttive hollywoodiane. La sua opera scaturisce dall'urgenza della collera contro ogni forma di oppressione - sia essa coloniale, feudale, razziale, sociale o culturale. Esplorando il presente, il passato e il rapporto con le radici, fino a ricostruire la storia di un popolo come cura contro l'alienazione, la sua macchina da presa si fa arma di resistenza e di lotta per la memoria, e ci rammenta che il cinema è uno strumento potente per decolonizzare le menti, ridefinire il concetto di ospitalità e sperimentare quella che Angela Davis ha definito appartenenza planetaria.
PROGRAMMA
Cinema Massimo
Via Verdi 18
Polo del ‘900
Corso Valdocco 4/A
MARTEDÌ 24 MAGGIO / ORE 21
CHILD OF RESISTANCE (1972) v.o. sott. It
Film metaforico, ispirato a un sogno del regista all'indomani dell'arresto di Angela Davis. Una donna impegnata nella lotta per la giustizia si ritrova in carcere dove prendono forma le sue paure e l'oppressione sociale, reale e simbolica, e si rafforza il desiderio di liberazione del suo popolo. Gerima si afferma come regista della resistenza.
BUSH MAMA (1975) v.o. sott. It
Girato in 16 mm in bianco e nero, con Charles Burnett alla fotografia, Bush Mama chiude la trilogia sulla condizione dei neri negli Stati Uniti (dopo Hour Glass e Child of Resistance), divenendo una pietra miliare del New Black Cinema. Nel quartiere ghetto di Watts (Los Angeles) Dorothy si risveglia a una coscienza politica. Con potenza, Gerima racconta una violenza che risuona ancora brutalmente attuale. Introduzione e saluti del regista Haile Gerima con Grazia Paganelli (MNC) e Daniela Ricci (ANCR)
MERCOLEDÌ 25 MAGGIO / ORE 16
ADWA, AN AFRICAN VICTORY (1999, 97 min) v.o. sott. It
Gerima rivisita la battaglia di Adua (1896), in cui il popolo etiope al seguito dell'imperatore Menelik II e della moglie Taitu sconfisse le forze d'invasione italiane. Quest'opera complessa interroga la storia e la sua trasmissione: la memoria anticoloniale dei più anziani si intreccia con la rilettura di diversi materiali d'archivio, miti, monumenti, racconti, poesie e canti popolari su questa vittoria etiope, divenuta un simbolo per il movimento panafricano. Introducono Paolo Bertella Farnetti, Farah Polato e Alessandro Triulzi, a seguire il regista risponderà alle domande del pubblico
GIOVEDÌ 26 MAGGIO / ORE 17.00
Polo del ‘900 Sala conferenze - Corso Valdocco 4/A, Torino
Proiezione di THE CHILDREN OF ADWA (work in progress)
A seguire dialogo con Haile Gerima Con Mohamed Challouf, Maria Coletti, Leonardo De Franceschi, Fartun Mohamed, Farah Polato, Daniela Ricci, Alessandro Triulzi, Maria Viarengo, Dagmawi Yimer.
VENERDÌ 27 MAGGIO / ORE 16
WILMINGTON 10 - USA 10,000 (1978, 120 min) v.o. sott. It
Documentario polifonico sull'impatto del razzismo e delle distorsioni del sistema giudiziario attraverso uno dei grandi abusi, il caso dei "Dieci di Wilmington" (North Carolina): nel 1972, in seguito alle rivolte degli studenti, nove uomini neri e una donna bianca vennero incarcerati ingiustamente per più di un decennio. Attraverso i racconti delle lotte per la giustizia dei prigionieri politici e delle loro famiglie, Gerima rende conto di un'esperienza di oppressione che attraversa il tempo e lo spazio. Introduce Cristina Voto
/ ORE 18.15
ASHES AND EMBERS (1982, 128 min) v.o. sott. It
La rivoluzione interiore di Nay Charles, un reduce del Vietnam che alienato e tormentato vaga nel caos politico alla ricerca di un senso. L'incontro con la nonna, depositaria della memoria della schiavitù e delle leggi razziali, lo porta a ripensare non solo il suo ruolo nella guerra, ma anche quello di uomo nero negli Stati Uniti. Premio FIPRESCI al Festival di Berlino 1983. Introduce Maria Coletti
/ ORE 20.30
MIRT SOST SHI AMIT - IL RACCOLTO DEI TREMILA ANNI (1976, 132 min) v.o. sott. It
Ambientato in un villaggio di montagna in Etiopia, narra la lotta per la sopravvivenza di una famiglia di contadini sotto la tirannia dei proprietari terrieri. Il montaggio cadenza il ritmo del lavoro del campo, con la ribellione contro l'ordine sociale, la resistenza agli espropri e al colonialismo. Girato nel 1974 in 16mm durante la guerra civile in condizioni estreme e con attori non professionisti, "possiede un senso di urgenza che pochi film hanno. È la storia di un intero popolo e del suo desiderio collettivo di giustizia e speranza" (Martin Scorsese). Leopardo d'argento al Festival di Locarno, il film è stato restaurato nel 2006. Introducono il film Cecilia Pennacini e Maria Viarengo alla presenza del regista
SABATO 28 MAGGIO / ORE 16
HOUR GLASS (1971, 13 min) v.o. sott. It
Un giovane africano americano, rifiutando il ruolo di gladiatore dei tempi moderni, si riconosce negli scritti postcoloniali e nel pensiero dei leader della lotta per i diritti civili. Cortometraggio d'esordio di Gerima, realizzato all'Università della California (UCLA), con un montaggio allegorico audace e Larry Clark come direttore della fotografia, è un emblema del collettivo della "Scuola dei registi neri di Los Angeles", il movimento di cinema indipendente conosciuto successivamente come L.A. Rebellion.
THE MAROONS (2018, work in progress, 30 min) v.o. sott. It
Un work in progress sui Maroon, gli schiavi fuggiaschi, che crearono le loro comunità indipendenti negli Usa. Gerima riprende le tematiche che da sempre animano il suo cinema: la resistenza, la lotta per la memoria e per la libertà, confermando l'urgenza di far emergere esperienze omesse dalla narrazione ufficiale.
AFTER WINTER - STERLING BROWN (1985, 60 min) v.o. sott. It
Ritratto del poeta eponimo, figura emblematica della Harlem Renaissance degli anni ‘20. In un dialogo con gli studenti dell'università Howard di Washington (dove hanno insegnato Gerima e lo stesso Sterling Brown), il poeta ritorna sulla sua storia e sull'eredità culturale di artisti africani americani. Introduce Silvia Nugara
/ ORE 18.15
TEZA (2008, 140 min) v.o. sott. It
Etiopia 1991. L'intellettuale Anberber ritorna al suo villaggio. Cresciuto al tempo dell'impero di Hailé Selassié, partito pieno di speranze e ideali per studiare nella Germania dell'Est, al suo rientro è impietrito di fronte a un paese sconvolto dalla violenza del Derg. Stanco e menomato, ricorda il padre ucciso dai gas usati dagli italiani e cerca di ricostruire la propria storia e quella del suo popolo. La narrazione a spirale, ricca di inserti e flash back, segue il filo e le digressioni delle sue reminiscenze, tra ricordi intimi e analisi politica. Premio speciale della Giuria, Venezia 2008. Introduce Leonardo De Franceschi
DOMENICA 29 MAGGIO / ORE 16
SANKOFA (1993, 125 min) v.o. sott. It
In lingua akan, il Sankofa rappresenta l'esortazione a conoscere il passato per costruire il futuro. Davanti alla casa degli schiavi di Cape Coast in Ghana, la modella africana americana Mona viene richiamata dagli spiriti e trasportata nel passato in una piantagione di zucchero. Un contro racconto sulla resistenza degli schiavi narrato dal loro punto di vista, con uno stile non lineare dove si intrecciano memoria, oralità e linguaggio iconico. Opera indipendente, Sankofa è un film culto restaurato nel 2021. Introducono Daniela Ricci e Maria Viarengo
/ ORE 20.30
IMPERFECT JOURNEY (1994, 88 min) v.o. sott. It
Gerima attraversa l'Etiopia del post Guerra fredda, dalla sua natale Gondar ad Addis Abeba, in compagnia di Kapuscinski. Dalle testimonianze delle famiglie degli oppositori politici giustiziati dal regime di Menghistu e dai racconti degli abitanti sulle condizioni di vita dopo gli anni del "terrore rosso", emerge un presente complesso. Introducono Daniela Ricci e Paola Olivetti alla presenza del regista
RETROSPETTIVA E INCONTRI CON L'AUTORE
A cura di Daniela Ricci
CON LA COLLABORAZIONE DI
Paola Olivetti, Corrado Borsa, Micaela Veronesi, Maria Viarengo.
E di Stefano Boni e Grazia Paganelli (Museo nazionale del cinema)